A nome di tutto il Direttivo della Pubblica Assistenza Monterenzio
volevamo dire un GRAZIE immenso a tutti i Volontari e ai nostri Dipendenti che si stanno impegnando a dare sostegno alla popolazione come Protezione Civile e a coprire i turni dell’emergenza sanitaria.
Ci teniamo ad aggiornarvi sull’evolversi della situazione.
Fortunatamente ci hanno autorizzato a rientrare nella nostra sede dopo che siamo stati costretti ad abbandonarla nel cuore della notte a causa di uno smottamento.
Mentre stavamo sgomberando i tavoli della cena e preparando le brandine per i nostri concittadini sfollati, un forte boato ha riempito la valle. Uscendo immediatamente per verificare la situazione, abbiamo trovato una frana che aveva colpito i nostri garage, schiacciando 2 macchine dei servizi sociali per disabili.
Con grande celerità sono state messe al sicuro le ambulanze parcheggiate nei pressi del disastro; perdere altri mezzi sarebbe stato disastroso.
Abbandonare la sede quella sera è stato traumatico, ma era la cosa giusta da fare. Il buio non ci permetteva di quantificare il pericolo nascosto nella montagna.
Abbiamo quindi spostato mezzi e brandine in palestra, il luogo in quel momento ritenuto più sicuro.
Per noi il pensiero di dover abbandonare la nostra sede, da sempre ritenuta il luogo più sicuro di Monterenzio, la paura di rivederla il giorno dopo lacerata, ci ha lasciato sbigottiti, senza parole.
Ci siamo trasferiti tutti in palestra (volontari e sfollati), in quel momento il posto più sicuro. Nessuno ha chiuso occhio nell’attesa che venisse il mattino per poter vedere concretamente i danni.
E i danni purtroppo ci sono stati e sono importanti: oltre ai due mezzi si sono danneggiati i portoni dei garage, attrezzature varie e il gruppo elettrogeno di emergenza.
I mezzi sono parte del patrimonio della nostra Associazione, li abbiamo ottenuti con il sudore dei nostri volontari e grazie alle donazioni dei nostri sostenitori e del 118.
Vogliamo riparare i danni e ripartire in fretta, abbiamo bisogno di tornare alla quotidianità il prima possibile e lo stiamo facendo grazie alla vostra solidarietà.
Nel vocabolario questa bellissima parola viene definita come un sentimento di fratellanza, di aiuto materiale e morale tra le persone di un gruppo, di una collettività.
Ecco, noi questo sentimento lo stiamo vivendo a 360°.
Tutti vogliono aiutare, riceviamo continuamente chiamate di persone che vogliono dare una mano.
Le risposte non sono tardate e sono giunti in prestito due mezzi dalla fondazione Catis, un fuoristrada da ANPAS (per permetterci di muoverci anche nelle situazioni più critiche) ed un Doblò dalla Orion.
Questo ci permette di proseguire temporaneamente con i servizi ai nostri concittadini.
Aziende, Associazioni e privati hanno donato generi alimentari che verranno distribuiti alle famiglie sfollate e alle “Ragazze di Bisano” che si adoperano a cucinare i pasti per i tanti volontari e vigili del fuoco impegnati nei lavori di ripristino.
La BCC Felsinea ha aperto un conto corrente a favore della nostra Associazione, destinato all’acquisto dei mezzi persi e al ripristino della sede.
La stessa BCC ha già versato 10.000€ indispensabile per garantire il nostro servizio alla cittadinanza.
Un grazie immenso a chi vorrà donare!
Un grazie immenso a tutti i volontari che giorno e notte sono impegnati in questa emergenza!
Un grazie immenso a tutta la cittadinanza che ci sostiene sempre!
Con affetto la vostra Pubblica Assistenza
Un grazie da tutti i Volontari
Adriano Menetti
Presidente e il Direttivo
L’emergenza relativa al Covid-19 coinvolge tutti. Anche Monterenzio.
Come sta affrontando la Pubblica Assistenza Monterenzio questa situazione così delicata?
La cittadinanza sta subendo il contagio con una percentuale indicativamente paragonabile ai comuni limitrofi e cittadini. Essendo un virus su base influenzale, l’alta contagiosità continua a proporre numeri molto alti di persone infette.
Stiamo rispondendo alla gestione di questa emergenza con grande cautela, questo per tutelare il nostro personale e chiunque debba utilizzare i nostri servizi.
Tutti gli operatori devono utilizzare i dispositivi di protezione individuale. Oltre alle mascherine chirurgiche, hanno a disposizione anche le maschere di protezione di secondo livello, le FFP2.
Nella gestione in emergenza o di pazienti sospetti sono a disposizione anche grembiuli monouso protettivi o direttamente le tute.
Il tutto con visiera o occhiali protettivi e guanti.
Dopo ogni trasporto, qualsiasi mezzo viene igienizzato o sanificato a prescindere che ci sia un sospetto di contagio.
Viene ricercata la massima sicurezza sia per gli operatori che per i trasportati.
Questo è l’atteggiamento con cui abbiamo e stiamo seguendo questa pandemia che purtroppo ancora si protrae sulle nostre vite ancora oggi.
“Se vuoi l’arcobaleno, purtroppo devi rassegnarti alla pioggia”
Dolly Parton